
Webinar: dal debito alla cooperazione
24 Ottobre 202520-23 ottobre: Sedicesima Conferenza delle Nazioni Unite su Commercio e Sviluppo (UNCTAD 16)
Alla sedicesima Conferenza delle Nazioni Unite su Commercio e Sviluppo (UNCTAD 16), è stato ufficialmente lanciato il Sevilla Forum on Debt, una nuova piattaforma volta ad affrontare la crisi del debito che soffoca molti Paesi del Sud globale. L’iniziativa, promossa dal governo spagnolo insieme a UNCTAD e al Dipartimento ONU per gli Affari Economici e Sociali (UN DESA), nasce per creare uno spazio permanente di dialogo tra creditori e debitori, con l’obiettivo di rendere più equo e sostenibile il sistema finanziario internazionale.
Durante la conferenza stampa di presentazione, la Segretaria Generale di UNCTAD, Rebeca Grynspan, ha sottolineato che “il debito non può più essere un ostacolo allo sviluppo” e che la ristrutturazione deve avvenire “in modo trasparente e inclusivo”. Anche il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, ha ribadito la necessità di una riforma profonda dell’architettura finanziaria globale, che oggi costringe molti governi a scegliere tra ripagare il debito o finanziare servizi essenziali come sanità e istruzione. Il Sevilla Forum vuole diventare un luogo di confronto concreto e multilaterale, capace di superare la logica delle decisioni imposte dall’alto e di mettere al centro i bisogni dei Paesi più vulnerabili.
Il “Sevilla Commitment” e la piattaforma dei debitori
Nel corso della tavola ministeriale “Implementing the Sevilla Commitment on Financing for Development”, che si è svolta il 20 ottobre 2025 – durante la prima giornata della Conferenza, i rappresentanti dei Paesi membri hanno discusso i prossimi passi per dare attuazione al cosiddetto Compromesso di Siviglia. Al centro del dibattito, la proposta di creare una Borrowers’ Platform, una piattaforma che permetta ai Paesi debitori di coordinarsi, condividere informazioni e rafforzare la propria voce nei negoziati internazionali.
Il sistema ONU avrà il compito di fungere da segretariato e facilitatore tecnico, garantendo trasparenza e partecipazione, mentre si auspica che anche istituzioni come il FMI e la Banca Mondiale prendano parte al processo. L’obiettivo dichiarato è riequilibrare i rapporti di potere tra creditori e debitori, rendendo la gestione del debito uno strumento di sviluppo e non di dipendenza.
In un contesto in cui i Paesi del Sud globale spendono più per ripagare gli interessi del debito che per garantire diritti fondamentali, il Sevilla Forum rappresenta un passo importante verso una giustizia economica globale che non lasci nessuno indietro.



